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 21° Raduno Veneto, 12-13-14 Maggio 2006

Finalmente ci siamo, il mio primo raduno s2k. Era ormai un mese che non vedevo l’ora di parteciparvi, e adesso il tempo è arrivato. Verso le 15.30 di venerdì parto alla volta del Veneto, più precisamente per Pieve di Soligo, dove si trova l’albergo selezionato dallo zione. Arrivato a destinazione verso le 19, dopo la solita coda alla barriera di Mestre, trovo nel giardino dell’agritur Furio ”the President”e l’organizzatore materiale del meeting, lo zio Frank che rivedono gli ultimi dettagli del raduno.

Dopo quattro chiacchiere ed una doccia rigenerante torno in giardino e noto, con grande piacere, che il gruppo è già aumentato di numero, con l’arrivo di Pier, Manu, Stefano, etc… Si parte per la cena, con lo zione che fa da guida e in quanto tale, ci porta subito verso qualche rotonda che scalda subito le gomme dell’M3 di Mr. Zanotti. Buona cena e qualche calice di vino casereccio in un ristorante tipico. Si torna in albergo per far riposare le ossa in vista del giro che ci attende la mattina successiva.

Al risveglio notiamo con piacere che le condizioni meteo ci sono favorevoli e attendiamo l’arrivo degli ultimi soci, nonché l’arrivo del gruppo di Corvette capitanate da Todone. Si parte. Una lunga scia di S2000, e non solo, si arrampica verso Longarone, con la sugestiva panoramica dell’imponente diga del Vajont, per poi salire verso il P.so Giau. Gran bella strada, tanti tornanti dove le nostre S hanno potuto dare il meglio, nonostante l’altitudine(2239 slm) ne strozzasse un po’ le prestazioni. Proprio a Longarone, durante la sosta per il rifornimento(V-Power ovviamente), troviamo una coppia di “mici in divisa” che prova, senza successo, a rovinarci la giornata. Un paio di “accese discussioni” e si riparte. Sulla strada verso il passo Giau, il dott. Fable, ha avuto la bell’idea di piazzarsi con la videocamera su un tornante per immortalare il nostro passaggio……...

Giunti in cima al passo il paesaggio è fantastico, con muri di neve che costeggiano la carreggiata e una brezza abbastanza frescolina che però non ci fa desistere dal proseguire “scabriolati”. Arriviamo a Cortina per il pranzo, in un ristorante isolato nel quale ci siamo rifocillati con della buona pizza. Finito il pasto, lo zio ci porta in quello che era un aeroporto militare abbandonato per le foto di rito e per qualche bel “tondo”, giusto per digerire la pizza. Dopo una mezz’oretta di “divagazioni sul tema”, nella quale anche Todone ha potuto dar sfogo a quasi tutti i cavalli della sua Corvette, la “sagra del gommista felice” si conclude, per riprendere il cammino verso Dobbiaco e S.Candido. Altra grande strada e gran spettacolo di tutti. Giunti a Pieve di Cadore entriamo in autostrada verso V.Veneto, dove abbiamo potuto saggiare il “piacere” della nostra mitica S. sul diritto…………..

Gli ultimi km, dal casello all’albergo, ci hanno riservato le ultime grandi emozioni con dei tornanti molto scivolosi (saponati direi) e quindi adatti ad una guida molto “particolare”…. Purtroppo è finita la giornata e dopo una doccia veloce ci ri troviamo per la cena. Non ricordo di preciso il menù, ma mi ricordo benissimo di aver fatto fatica ad alzarmi dal tavolo dopo la gran mangiata. Domenica mattina, dopo aver guardato in TV la MotoGP, era giunta l’ora per lo zione di svelare il motivo per il quale ci aveva fatto portare il casco. Detto fatto: sfida sui kart in un kartodromo indoor non distante dalla nostra “base”.

Grande bagarre, con tanto di qualificazioni e due gare distinte di 20 minuti, in base ai tempi delle prove. Gara entusiasmante anche quella delle donne, credo che qualquna avrebbe dato paga anche a qualche maschietto, se avessimo gareggiato insieme…La classifica generale è ovviamente coperta da segreto, comuncue sia, dominio assoluto della famiglia Zanotti in tutte le manches, almeno quelle dove gli esponenti della suddetta si sono cimentati. Dopo questa sfida all’ultimo sangue, ultima sosta per un panino veloce, in un bar munito di TV per assistere alla partenza del GP di F1, prima dei saluti.

Per nostra fortuna le condizioni meteo sono state clementi per tutto il weekend, se si esclude la piovuta di sabato notte. Sono stati tre giorni fantastici, dove ho avuto il piacere di vedere tante S2000 (tenendo presente che dove abito io non ne ho mai vista neanche una) e di conoscere tanti nuovi amici con i quali condividere la stessa passione e anche qualche consiglio tecnico. Grazie di cuore a tutti, siete tutti ragazzi in gamba, è stato un piacere passare il weekend con voi. Spero tanto di esserci anche al prossimo raduno che si terrà nel Lazio. Sono tanti km da casa mia, ma ne vale la pena.

Un ultimo ringraziamento alle due persone che hanno reso possibile tutto questo: lo zio Frank e Furio.

Andrea Ferretti


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